Maria come essere umano

Il cristianesimo non conosce una divinità femminile. Il modo in cui Maria però viene a volte ritratta suggerisce il contrario, almeno per chi osserva il cristianesimo dall’esterno. In ogni caso, Maria gioca un ruolo chiave nella fede cristiana.

Traduzione dal tedesco: Italo L. Cherubini

Maria gode di grande popolarità nell’arte cristiana. Non solo è raffigurata molte volte, ma anche in molti modi diversi, a volte anche in maniera paradossale. Da un lato, c’è la giovane madre e donna di famiglia che tiene amorevolmente e con stupore il suo bambino appena nato tra le braccia. D’altra parte, incontriamo, per esempio nella processione serale a Lourdes, la santa bianca e immacolata in una teca di vetro, che si staglia dagli abissi della vita terrena. In mezzo, ci sono numerose altre rappresentazioni di Maria: la ragazza riservata visitata da un angelo, la donna poco appariscente nell’entourage di Gesù, la Pietà che tiene suo figlio morto nel suo grembo, la signora anziana che si addormenta nel cerchio dei discepoli di Gesù, la Regina del Cielo che troneggia su tutti. Ciò che queste varie rappresentazioni hanno in comune è che raffigurano una persona che, attraverso la sua relazione con Gesù, ha ricevuto uno status speciale nella fede cristiana.

Madonna nelle rose

Da un lato, gli scritti biblici riportano che la nascita di Gesù può essere fatta risalire allo Spirito Santo. D’altra parte, sottolineano che egli proviene dalla razza umana. Quando nel Nuovo Testamento Maria è particolarmente enfatizzata come madre di Gesù, questo è fatto per sottolineare che Gesù era pienamente umano e venne al mondo come un essere umano

Vergine e Madre di Dio

L’evangelista Luca descrive la situazione in cui un angelo visita Maria, che è ancora nubile ma fidanzata con un uomo di nome Giuseppe. Egli annuncia una gravidanza alla giovane donna ebrea, e in risposta alla sua domanda su come questo avvenga, dato che non ha ancora conosciuto un uomo, il visitatore celeste le spiega che «lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Vangelo di Luca 1,35).

La vecchia Maria. Statua a Salisburgo

Coloro che hanno familiarità con le Sacre Scritture ebraiche, leggendo questo racconto di Luca, ricorderanno il profeta Isaia. Isaia annuncia un tempo di salvezza che è accompagnato da un segno: «Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.» (Isaia 7,14). Nel testo ebraico, la parola per vergine è «alma», che può essere tradotta anche come «giovane donna».

In epoca moderna, può essere difficile vedere una «vergine»nella madre di Gesù. Anche Joseph Ratzinger, l’ex Papa Benedetto XVI, offre un’interpretazione diversa: «Secondo la fede della Chiesa, la figliolanza di Gesù con Dio non si basa sul fatto che Gesù non abbia avuto un padre umano; (…) perché la figliolanza con Dio, di cui parla la fede, non è un fatto biologico ma ontologico; non un processo nel tempo ma nell’eternità di Dio»1.

Graffiti Berlino

Si possono giustificare i racconti sulla nascita di Gesù solo se non si cerca di interpretarli in modo scientifico, ma si voglia trovare in essi un’espressione per mettere in parole il mistero che sempre circonda l’origine di Gesù. Gesù è pienamente umano e pienamente divino2, anche se è proprio la sua divinità che non può essere scissa così facilmente.

Immaculata – preservata dalle colpe del peccato originale

Molto presto, il termine «verginità» è stato interpretato da un punto di vista morale: Maria è vergine perché è libera dal peccato. Chi dice sì a Dio in modo così radicale come ha fatto Maria, rimarrà fedele alla volontà di Dio nella vita quotidiana e non si allontanerà dal buon cammino.

Tuttavia, questa convinzione non poteva essere giustificata così facilmente dal punto di vista teologico. Secondo la dottrina del peccato originale, che fu ideata da Agostino nel IV secolo e che fondamentalmente ha ancora oggi un effetto (disastroso) nella teologia, ogni essere umano è soggetto al peccato fin dall’inizio della sua vita. La trasmissione di questo peccato originale era localizzata nell’atto della procreazione, per cui la lussuria e la sessualità erano automaticamente screditate.

Negozio del monastero di Einsiedeln

Se Maria deve essere libera dal peccato, deve esserle successo qualcosa di speciale all’inizio della sua vita. La sua elezione da parte di Dio sarà dunque iniziata dove è iniziata la sua umanità.

In questo modo, la dottrina della «immaculata conceptio» (immacolata concezione) si affermò nel XIX secolo: Maria è scelta da Dio fin dal primo momento della sua esistenza storica e redenta da ogni impedimento di colpa. Maria è in grado di fidarsi completamente dell’azione di Dio nella sua vita perché Dio stabilisce una nuova creazione in lei «sola gratia» (per sola grazia), prima di qualsiasi sforzo umano da parte sua. Il giorno della commemorazione della «immaculata conceptio» è l’8 dicembre, esattamente nove mesi dopo l’8 settembre si celebra il compleanno di Maria.

Assumpta – assunta in cielo

Le riflessioni teologiche su Maria rendono visibile ciò che diventa realtà per tutta l’umanità: Dio redime, guarisce e libera e così crea nuove possibilità per vivere, svilupparsi e incontrarsi. Nell’inno «Magnificat» l’evangelista Luca mette in bocca alla giovane Maria parole che cantano tale liberazione (cfr. Vangelo di Luca 1, 46-56). Tutto ciò che ha un potere minaccioso sulla vita umana è condizionato e non permanente. L’Emmanuele, Dio che vuole essere vicino all’umanità, ha l’ultima parola.

Icona Venezia

Nella persona di Maria, l’opera di salvezza di Dio diventa visibile in modo esemplare: in Maria possiamo incontrare l’essere umano la cui vita è pienamente realizzata. Questo completamento non è solo evidente all’inizio e nel corso della sua vita. Può anche avere un impatto sulla fine della sua esistenza terrena. Così, nel 1950, ciò che era stato a lungo supposto da molti credenti fu affermato dal magistero: dopo la sua morte, Maria fu assunta in cielo. Ciò che la fede cristiana spera per tutti gli esseri umani, viene affermato per Maria: la sua morte non è la fine, perché Dio ha creato e chiamato gli esseri umani per essere e vivere nella comunione divina.

Come essere umano, Maria è una figura di speranza: la sua esistenza, ma soprattutto le interpretazioni della sua vita, mostrano cosa è possibile e cosa diventa reale quando Dio comincia a scrivere la storia.

Persona di riferimento di Gesù

Maria è passata alla storia per la sua relazione con Gesù Cristo. Tutto il suo significato teologico si basa sul fatto che lei era unita a lui nel modo più umano. Anche le rappresentazioni di Maria in cui manca suo figlio sarebbero fraintese se non ne tenessero conto: Maria non è vergine senza essere anche madre. Non è regina del cielo senza il riferimento alla sua parentela terrena.

Lourdes

Tuttavia, è proprio come parte della parentela di Gesù che Maria lascia la sua impronta nei Vangeli. A volte, sembra avere poca comprensione per il percorso di vita che suo figlio sceglie. Gesù si sente persino costretto dal comportamento della sua famiglia biologica a prenderne le distanze, compresa sua madre. Sottolinea che le persone più vicine a lui sono quelle che fanno la volontà di Dio. Sono loro le vere madri, fratelli e sorelle per lui. (cfr. Vangelo di Marco 3,31-35). Come persona storica, Maria non era ovviamente al di sopra di ogni rimprovero. Poiché è pienamente umana (e non divina), può comunque essere vista come un modello per l’umanità.

L’intera vita umana con i suoi alti e bassi si riflette nel modo in cui Maria viene raffigurata nell’arte: singole stazioni della sua vita costituiscono così punti di riferimento per molte esperienze di vita dei credenti di oggi.

Quali immagini di Maria ti piacciono particolarmente? E quali aspetti del messaggio di Gesù si realizzano per te quando lasci che la o le raffigurazioni di Maria abbiano un effetto su di te?

  1. Joseph Ratzinger: Einführung in das Christentum, München 1968, 225. In Italiano: Introduzione al Cristianesimo, Brescia, 2012.
  2. Questo è il modo in cui i Dottori della Chiesa lo definirono al Concilio di Calcedonia nel 451 d.C.

     

    Copertina: Maria Regina. Statua di Maria all’ingresso del quartiere cristiano nella metropoli curda di Erbil, nel nord dell’Iraq. kr / Immagine 1: Madonna nelle rose. Stefan Lochner, 1450 circa, tecnica mista su legno, Wallraf-Richartz-Museum & Fondation Corboud, cc / Immagine 2: Pietà Statue zwischen Domplatz und Kapitelplatz, Anna Chromy. Foto: Tourismus Salzburg / Immagine 3: Arte di strada Maria in un negozio di Berlino-Kreuzberg. Foto: Vera Rüttimann / Immagine 4: Negozio del monastero di Einsiedeln, Statue della Vergine Maria in legno, kr / Immagine 5: Icona “Madonna della Pace” (Nostra Signora della Pace), Basiclica Santi Giovanni E Paolo Venezia / Immagine 6: Processione con la statua della Vergine Maria nella città francese di pellegrinaggio di Lourdes. Foto: Ivoha, alamy.de

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